Wu Ming 1, Post-verità

Dopo molte discussioni, dibattiti e ricerche, ecco l’Oxford Dictionaries Word of the Year 2016: post-truth.
Post-verità è un aggettivo ‘relativo a, o denotante, circostanze in cui i fatti oggettivi sono meno influenti nel plasmare l’opinione pubblica rispetto agli appelli all’emozione e alle convinzioni personali’.
(…) Nel giro di un anno il termine è passato dall’essere relativamente nuovo all’essere ampiamente compreso, con un verificato impatto sulla coscienza nazionale e internazionale. Il concetto di ‘post-verità’ ha preso forma nell’ultimo decennio, ma quest’anno, nel contesto del referendum sulla Brexit nel Regno Unito e delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, il dizionario Oxford ha registrato un picco nel suo utilizzo, quasi sempre associato a un particolare sostantivo, nell’espressione ‘politica post-verità’.

Wu Ming 1. 2021. La Q di Qomplotto: QAnon e dintorni : come le fantasie di complotto difendono il sistema. Roma: Alegre.

Brunvand, Leggende metropolitane

Può a prima vista apparire improbabile che si continuino a creare leggende - e addirittura leggende metropolitane - in un’epoca di alfabetizzazione diffusa, di rapide comunicazioni di massa, di viaggi frequenti. Mentre i nostri antenati pionieri dovevano forse basarsi sulle tradizioni orali per trasmettere notizie riguardo al mutare degli eventi o ai pericoli della frontiera, di certo noi non abbiamo più bisogno di semplici resoconti “popolari” di quello che accade, con tutta la loro tendenza a distorgere i fatti. Basta però un momento di riflessione per ricordarci quante storie, quante voci — strane, affascinanti, ma prive di qualsiasi verifica — giungano di continuo alle nostre orecchie: assassini e pazzi in libertà, esperienze personali drammatiche o divertenti, prodotti di fabbrica poco sicuri, e molti altri misteri senza risposta della vita quotidiana. A volte ci ritroviamo di fronte a differenti versioni orali di queste storie e occasionalmente ci può capitare di leggere articoli su fatti di questo tipo su giornali o riviste; ma di rado troviamo, o cerchiamo, una documentazione attendibile. La mancanza di una possibile verifica non attenua minimamente il fascino che le leggende metropolitane esercitano su di noi. Le gustiamo semplicemente in quanto storie e tendiamo a dar loro ascolto almeno in parte come a racconti degni di fiducia. Le leggende che noi raccontiamo, come tutto quello che fa parte del folklore, riflettono molte delle speranze, delle paure e delle angosce del nostro tempo.

Jan Harold Brunvand. 1988. Leggende metropolitane: storie improbabili raccontate come vere. Riscontri Costa & Nolan 10. Genova Costa & Nolan.

Suczek, Mystery

It is a widely held notion that we are a disillusioned people living in a disenchanted age. Indeed, a belief that scientific advance inevitably leads to the demystification of the world - an eventuality that is sometimes celebrated and sometimes deplored - is so prevalent that is virtually a modern axiom.
But to interpret mystery so passively - to think of it as being merely the effect of ignorance - is to neglect the implications of the active verb form: to mystify. Mystification does not, exclusively, happen: it can also be enacted. To mystify and to demystify are valid alternatives which humans can, if they choose, use in the pursuit of their individual or collective purposes.

Suczek, Barbara. 1972. «The Curious Case of the “Death” of Paul McCartney». Urban Life and Culture 1 (1): 61–76.
Cookie Notice

This site stores only essential technical data, no tracking. Questo sito conserva solo dati tecnici essenziali, nessun tracciamento. Ce site conserve uniquement des données techniques essentielles.