Tra overtourism e undertourism: la ricerca di equilibri territoriali sostenibili

L'overtourism è diventato negli ultimi anni uno dei temi più mediatizzati nel dibattito pubblico sul turismo contemporaneo, catturando l'attenzione di media internazionali, amministrazioni locali e ricercatori. Questo fenomeno, conosciuto con terminologie diverse dagli anni Sessanta del Novecento, descrive la situazione in cui l'impatto del turismo eccede le soglie di sostenibilità di una destinazione. L'articolo focalizza l'attenzione sull'evoluzione concettuale del termine, dalla sua prima formulazione accademica alla sua diffusione mediatica, esaminando le diverse manifestazioni del fenomeno e i suoi impatti multidimensionali sulle destinazioni interessate. Attraverso un approccio sistemico, il testo esplora anche il fenomeno opposto dell'undertourism, evidenziando come la soluzione non risieda nella limitazione dei flussi turistici ma in una loro gestione intelligente.

Overtourism et undertourism : le défi de la gestion du tourisme contemporain

Ces dernières années, l’overtourism est devenu l’un des thèmes les plus médiatisés du débat public sur le tourisme contemporain, attirant l’attention des médias internationaux, des administrations locales et des chercheurs. Ce phénomène, désigné par différents termes depuis les années 1960, décrit la situation dans laquelle l’impact du tourisme dépasse les seuils de durabilité d’une destination. Cet article se concentre sur l’évolution conceptuelle du terme, de ses premières formulations académiques à sa diffusion médiatique, en examinant les multiples manifestations du phénomène et ses impacts multidimensionnels sur les destinations concernées. À travers une approche systémique, le texte explore également le phénomène inverse, l’undertourism, en soulignant que la solution ne réside pas dans la limitation des flux touristiques, mais dans leur gestion intelligente.

Un decennio di navigazione (quasi) sicura

Il mondo digitale offre una vasta gamma di risorse culturali, dall'archivio di una biblioteca universitaria alla collezione di un museo d'arte, passando per le raccolte di archivi storici. In questo nuovo paradigma, i confini geografici si dissolvono: gli archivi possono infatti ospitare materiali legati al loro territorio di riferimento, ma anche provenienti da luoghi lontani, senza apparenti connessioni logiche o strutturate.

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