Asimov, Computer

Asimov, Computer

Molte persone ritengono che computer sia una parola sporca. Secondo loro, questi apparecchi minacciano di disumanizzarci, non sono in grado di affrontare i problemi sotto una prospettiva umana, sono capaci solo di vedere le cose sotto forma di numeri. Ma questo vale anche per l’abaco, per la bilancia e per il regolo di misura, ossia l’asta del geometra. Vale per qualsiasi strumento usato dall'uomo per risolvere in modo meccanico i suoi problemi. Qualche architetto della preistoria si sarà lamentato amaramente di coloro che costruivano gli edifici servendosi di una recente invenzione come il regolo. ‘Non ci si deve basare su un pezzo di legno secco per capire quanto sono lunghi i piedritti di pietra’ avrà sentenziato. ‘Dovete avere l’occhio addestrato dell’architetto che sa il suo mestiere, altrimenti finiremo tutti per disumanizzarci.’ I computer, certo, sono molto più complicati di qualsiasi precedente strumento utilizzato dall’uomo per risolvere problemi. Sono molto più veloci, e infinitamente più capaci di affrontare simultaneamente un grande numero di fattori. E questo è per noi un bene, perché in passato non abbiamo mai dovuto risolvere problemi così complessi, e così frequenti, come oggi. Non c’è mai stato un così elevato numero di persone che, servendosi in tanti modi di tante risorse, abbia dato origine a una società tanto complessa.

Asimov, Isaac. 1989. Domani!: 71 sguardi su un futuro migliore. Ipernonfiction. Milano Interno Giallo.