Dyson,  Naturalisti e umanisti

Dyson, Naturalisti e umanisti

La scienza dell’ecologia del pianeta è ancora giovane e non adeguatamente sviluppata. Non stupisce che esperti onesti e bene informati non concordino sui fatti. Ma, al di là di questo disaccordo, ne esiste uno ben più profondo sui valori. Un disaccordo che, in maniera estremamente schematica, può essere ricondotto alla disputa fra naturalisti e umanisti. I primi credono che la natura sappia agire al meglio. Per costoro, il valore più alto è il rispetto dell’ordine naturale delle cose. Qualsiasi perturbazione umana dell’ambiente naturale è dannosa. Un’eccessiva combustione di carburanti fossili è un male. Allo stesso modo, trasformare un deserto naturale, che sia il Sahara o un deserto oceanico, in un ecosistema controllato in cui giraffe o tonni possono prosperare, è un male.
L’etica umanistica si basa sulla convinzione che gli esseri umani siano una parte essenziale della natura.* Grazie alla mente umana, la biosfera ha acquisito la capacita di governare la propria evoluzione, e ora noi ne abbiamo il controllo e la responsabilità. Gli esseri umani hanno il diritto e il dovere di rimodellare la natura, cosi che entrambi, umani e biosfera, possano sopravvivere e prosperare.


(* la trascrizione in italiano originale è errata, in questo testo è stato adeguato alla versione inglese, p. 316)

Dyson, Freeman J. Turbare l’universo. Nuova ed. accresciuta. Torino: Bollati Boringhieri, 2010.