Rosling, Sai fare meglio delle scimmie?

Rosling, Sai fare meglio delle scimmie?

Prendete carta e penna e rispondete alle seguenti tredici domande fattuali.

1. Attualmente, nei Paesi a basso reddito di tutto il mondo, quante bambine finiscono la scuola primaria?
A: 20 per cento
B: 40 per cento
C: 60 per cento

2. Dove vive la maggior parte della popolazione mondiale?
A: in Paesi a basso reddito
B: in Paesi a medio reddito
C: in Paesi ad alto reddito

3. Negli ultimi vent’anni, la proporzione della popolazione mondiale che vive in condizioni di povertà estrema:
A: è quasi raddoppiata
B: è rimasta più o meno invariata
C: si è quasi dimezzata

4. Qual è l’attuale aspettativa di vita a livello mondiale?
A: 50 anni
B: 60 anni
C: 70 anni

5. Oggi, sul pianeta, ci sono 2 miliardi di bambini tra 0 e 15 anni. Quanti ce ne saranno nel 2100, secondo le Nazioni Unite?
A: 4 miliardi
B: 3 miliardi
C: 2 miliardi

6. L’Onu prevede che entro il 2100 la popolazione mondiale aumenterà di altri 4 miliardi di persone. Qual è la ragione principale?
A: ci saranno più bambini (meno di 15 anni)
B: ci saranno più adulti (tra 15 e 74 anni)
C: ci saranno più anziani (da 75 anni in su)

7. Com’è cambiato, nell’ultimo secolo, il numero annuale di decessi dovuti a calamità naturali?
A: è più che raddoppiato
B: è rimasto pressoché invariato
C: si è più che dimezzato

8. Oggi la popolazione mondiale ammonta a circa 7 miliardi. Quale opzione descrive meglio la loro distribuzione?
A: 1 miliardo in Europa, 4 miliardi in Asia, 1 miliardo in Africa e 1 miliardo in America.
B. 1 miliardo in Europa, 3 miliardi in Asia, 2 miliardi in Africa e 1 miliardo in America
C. 1 miliardo in Europa, 3 miliardi in Asia, 1 miliardo in Africa e 2 miliardi in America

9. Attualmente, nel mondo, quanti bambini di 1 anno sono stati vaccinati contro qualche malattia?
A: 20 per cento
B: 50 per cento
C: 80 per cento

10. In media, sul pianeta, i trentenni uomini frequentano la scuola per dieci anni. Per quanti anni vanno a scuola le donne della stessa età?
A: 9 anni
B: 6 anni
C: 3 anni

11. Nel 1996 la tigre, il panda gigante e il rinoceronte nero erano considerati in via d’estinzione. Quante di queste tre specie si trovano oggi in pericolo ancora più grave?
A: tutte e tre
B: una
C: nessuna

12. Quante persone al mondo hanno un qualche accesso all’elettricità?
A: 20 per cento
B: 50 per cento
C: 80 per cento

13. I climatologi internazionali ritengono che, nel prossimo secolo, la temperatura media:
A: salirà
B: resterà invariata
C: diminuirà

Ecco le soluzioni: 1: C; 2: B; 3: C; 4: C; 3: C; 6: B; 7: C; 8: A; 9: C; 10: A; 11:C; 12: C; 13: A

Assegnate un punto a ogni risposta esatta e scrivete il totale su un foglio. Com’è andata? Avete fatto molti errori? Avete tirato a indovinare spesso? Se sì, fatemi dire due cose per consolarvi.
Primo, quando avrete finito questo libro, ve la caverete molto meglio. Non perché vi avrò costretti a sedervi e a memorizzare una sfilza di statistiche internazionali (sono un docente di salute globale, ma non sono pazzo), bensì perché avrò condiviso con voi una serie di semplici strumenti di pensiero che vi aiuteranno a interpretare correttamente il quadro generale e a capire meglio, come funziona il mondo, senza dover conoscere tutti i dettagli.
Secondo, se avete fatto una figuraccia nel test, siete in ottima compagnia. Negli ultimi decenni ho rivolto centinaia di domande analoghe su povertà e ricchezza, crescita demografica, nascite, morti, istruzione, salute, generi sessuali, violenza, energia e ambiente - schemi e tendenze globali di base, insomma - a migliaia di persone in tutto il pianeta. I test non sono complicati e non ci sono domande trabocchetto. Uso solo fatti ben documentati e incontestati. Eppure la maggior parte degli interpellati prende degli incredibili abbagli.

Nel 2017 abbiamo chiesto a quasi dodicimila persone in quattordici Paesi di rispondere ai nostri quesiti. Hanno totalizzato, in media, solo due risposte esatte su dodici. Nessuno ha superato il test a pieni voti, e solo un partecipante (in Svezia) ne ha indovinate undici. Un allarmante 13 per cento ha ottenuto un punteggio pari a zero.
Pensate forse che i più bravi siano stati i soggetti più istruiti? O quelli più interessati agli argomenti in questione? Di sicuro una volta ne ero convinto anch’io, ma sbagliavo. Ho intervistato persone di tutto il pianeta e di tutte le estrazioni sociali: studenti di medicina, insegnanti, docenti universitari, scienziati illustri, consulenti finanziari, dirigenti di multinazionali, giornalisti, attivisti e persino decisori politici esperti. Individui molto colti, dunque, con una profonda curiosità verso il mondo. Ebbene, quasi tutti - una preoccupante maggioranza, oserei dire - sbagliano la maggior parte delle risposte. Alcuni di questi gruppi ottengono risultati ancora più deludenti di quelli del pubblico generico; tra i punteggi più spaventosi figurano quelli di premi Nobel e ricercatori medici. Non è questione di intelligenza. Sembra che tutti abbiano una visione disastrosamente errata del mondo. Non solo disastrosamente, ma anche sistematicamente errata. In altre parole, questi risultati non sono casuali. Sono peggio che casuali: più scoraggianti di quelli che otterrei se gli interpellati non avessero la minima conoscenza.
Immaginate che vada allo zoo per testare le domande sugli scimpanzé. Supponete che porti con me un’enorme quantità di banane - ciascuna contraddistinta da una A, da una B o da una C - e che le lanci nella gabbia degli scimpanzé. Poi mi metto davanti alla gabbia, leggo ogni quesito con voce forte e chiara e annoto, a mo’ di «risposta», la lettera sulla banana che uno degli esemplari decide di mangiare subito dopo.
Se lo facessi (non lo farei mai, ma è tanto per fare un’ipotesi), gli scimpanzé, scegliendo a casaccio, batterebbero di gran lunga gli esseri umani istruiti ma illusi che si sottopongono al test. Per pura combinazione, gli animali totalizzerebbero il 33 per cento in ciascun interrogativo con tre risposte, o quattro punti su dodici nell’intero questionario. Ricordate che le persone ne ottengono, in media, soltanto due.
Per di più, gli errori degli scimpanzé si dividerebbero equamente tra le due risposte sbagliate, mentre quelli degli esseri umani tendono ad andare tutti nella stessa direzione. Ogni gruppo di partecipanti pensa che il mondo sia più spaventoso, più violento e più irrecuperabile - in breve, più drammatico - di quanto sia in realtà.

Rosling, Hans. Factfulness. Milano: Rizzoli, 2018.