Via della Vite: Percorso attraverso il paesaggio colturale e culturale

Via della Vite: Percorso attraverso il paesaggio colturale e culturale

La viticoltura è una componente importante dell’agricoltura ticinese che rappresenta circa il 20% del valore della produzione agricola del Cantone. Le cifre pubblicate dall'Ufficio federale dell'agricoltura ci permettono di capire l'importanza di questa produzione nel contesto agricolo nazionale. In effetti, il Ticino con i suoi 1’000ha di superficie vignata si attesta al quarto posto a livello nazionale, dopo Vallese, Vaud e Ginevra.

La viticoltura non va però considerata unicamente per il suo aspetto economico, ma anche per la sua funzione sociale ed ambientale. Queste superfici contribuiscono in maniera importante al mantenimento di un paesaggio variato e legato alla tradizione ticinese, permettendo nel contempo la tutela del valore naturalistico legato agli spazi agricoli.

La viticoltura, la vinificazione, la vigna, rappresentano una risorsa regionale importante anche nell'ambito turistico e culturale. La viticoltura rappresenta infatti il paesaggio antropico più frequente e caratteristico che accompagna l'escursionista sui sentieri del Sottoceneri.

Più in generale l'agricoltura riveste un ruolo multifunzionale che non si limita alla produzione di generi alimentari. Si tratta infatti di un settore la cui funzione di cura e gestione del paesaggio è determinante per garantire uno sviluppo al turismo ed alle attività abitative dei Malcantone. Questa attività permette anche un'occupazione decentrata del territorio, la salvaguardia del patrimonio tradizionale e la conservazione del valore naturalistico di un paesaggio variato.

Le date chiave

Nel 1870 la superficie vitata era di 8000 ettari. Le coltivazioni erano poco razionali ed erano associate, tra i filari, ad altre coltivazioni di mais, tabacco ed erbe.

Verso il 1893 compare la fillossera. Per fronteggiare questa situazione e per avviare la viticoltura verso nuovi indirizzi lo Stato creò il Servizio antifillosserico e la Cattedra ambulante dagricoltura.

«Nel Cantone, agricoltori veri, che vivono esclusivamente coi loro terreni per tutta la vita, sono pochi. Si tratta la maggior parte di persone che hanno fatto denaro in altre industrie, e possiedono terreno più per attaccamento alloro paese natio che per la prospettiva dell’interesse. Sono persone generalmente istruite, pronte ad ascoltare un parere, un giudizio, a modificare una loro pratica, a frequentare delle conferenze, ma andare alla Scuola, no. Credo che miglior servizio farebbe una cattedra agricola ambulante. Nel titolare della cattedra si avrà, relativamente con poca spesa, la persona dotta la quale, potrà recarsi qua e là ad ogni richiesta, potrà tenere conferenze su argomenti svariati a seconda del bisogno, potrà dare consigli, potrà promuovere riunioni, sindacati ecc.; si avrà infine una persona che potrà dirigere dei campi sperimentali, dei vivai, sorvegliare la esecuzione di opere miglioratrici e la distribuzione dei sussidi che concede la Società Agricola Cantonale oppure il Governo» (Rapporto sullo stato della viticoltura nel 1892, Tamaro D.)

Nel 1905 ha inizio la sperimentazione della varietà Merlot dorigine bordolese e nei vivai di Mendrisio si preparano 12’000 barbatelle. Negli anni successivi la produzione aumenta tanto da raggiungere, nel 1910, le 42’000 unità. Nel corso degli anni seguenti l’affermazione della varietà Merlot diventa un fatto sicuro: le sue caratteristiche organolettiche ed il suo adattamento a tutte le regioni del Cantone permettono allo Stato, con l’appoggio della Confederazione, di decretare una legge sulla ricostruzione viticola.

Dai confronti fatti con le uve nostrane Bondola e Freisa subito dopo la prima guerra mondiale, il Merlot è risultato nettamente il migliore per i terreni e i climi ticinesi. Oggi il Merlot rappresenta il vitigno coltivato con più frequenza, registrando l82% del totale cantonale. Seguono Americana rossa (3,3%), Chardonnay (2,3%), Bondola (1,7%) e il Pinot Nero (1,5%). La produzione media decennale cantonale duve Merlot si aggira attorno ai 55’000 quintali (Ticinowine, 2004).

Roland Hochstrasser
Gennaio 2005
Comitato per l’organizzazione dei festeggiamenti 100 anni di Merlot in Ticino