Associazione Museo del Malcantone: Un progetto culturale dinamico e sostenibile

Associazione Museo del Malcantone: Un progetto culturale dinamico e sostenibile

Come molti sanno, lo sviluppo sostenibile è una dinamica che cerca di promuovere uno sviluppo equilibrato tra economia, ambiente e società. Questo modello globale, promuove un’applicazione concreta a livello locale dei principi che lo caratterizzano. Come può questo paradigma influire sulle attività di un museo?

Introduzione. Pensare globalmente, agire localmente

Negli ultimi anni sono state lanciate diverse iniziative che focalizzano l’attenzione sull’efficienza energetica della sede del museo. In realtà, come mostrato in altre esperienze, il processo è più generale e non è limitato agli aspetti tecnici o architettonici. Si tratta infatti di estendere il discorso anche alle attività proposte dal museo, sostenendo e promuovendo modelli innovativi che contribuiscano a costituire un nuovo museo sostenibile.

Come possiamo schematizzare le principali caratteristiche delle varie esperienze museali? Il museo tradizionale si presenta come l’attore canonico che gestisce delle collezioni secondo metodologie scientificamente accertate e normate. Rispetto a questo tipo di esperienza, l’ecomuseo presenta una maggior propensione a diffondersi nel territorio, mettendo in relazione le varie discipline e adottando metodologie interdisciplinari. Il museo sostenibile, rappresenta in un certo senso un’ulteriore evoluzione dell’ecomuseo. In questo caso è particolarmente importante l’apporto della società e in particolare la messa in rete e l’interazione con gli attori della filiera culturale, siano essi produttori o semplici fruitori dell’offerta.

 

Museo

Ecomuseo

Museo sostenibile

Contesto operativo

Edificio

Territorio

Ambiente, società, economia

Oggetto di studio

Collezione

Testimonianze

Territorio

Metodologia

Disciplinare

Interdisciplinare

Multidisciplinare

Concetto base

Concentrazione

Distribuzione

Interazione

Localizzazione

Punto

Superficie

Rete

Modello organizzativo

Comitato

Comunità

Governanza

Scala geografica

Locale

Regionale

Globale

Secondo quanto indicato in precedenza, desideriamo elaborare delle linee guida che ci permetteranno di orientare sempre più la nostra attività verso la sostenibilità, riflettendo su alcuni aspetti essenziali che vanno a toccare l’impegno sociale, la solidità economica e il rapporto con l’ambiente.

Impegno sociale: un museo partecipato

  • La sede di Caslano e di Curio non sono unicamente dei luoghi in cui si allestiscono delle mostre. Sono anche dei centri di scambio sociale, un ruolo importante se si considera la posizione delle sedi in aree periferiche.
  • La nostra associazione è da sempre impegnata sul fronte formativo, offrendo opportunità di praticantati e di volontariato alle categorie più sensibili della nostra società: studenti, disoccupati, anziani. Queste attività offrono le prime esperienze professionali per i giovani, nuove prospettive alle persone in difficoltà e la valorizzazione delle proprie esperienze agli anziani.
  • I nostri musei sono gestiti da un’associazione che per statuto è aperta a tutte e a tutti, senza nessun tipo di discriminazione. L’iscrizione permette di partecipare all’Assemblea generale, ovvero all’organo che determina e avvalla le scelte del comitato. Questa partecipazione sociale consente alle attività museali di essere percepite con maggior affezione, una dinamica non sempre facile da concretare in ambito culturale.
  • Spesso i fenomeni migratori sono trattati nella cronaca in modo sensazionalistico. In questo contesto il nostro museo s’impegna da anni a documentare, analizzare ed esporre le dinamiche migratorie vissute dalla nostra regione fino al secondo dopoguerra. Si tratta di un’attività importante che permette di trattare con maggior sensibilità il tema sempre attuale della mobilità delle popolazioni.
  • Il personale dell’associazione offre una consulenza gratuita relativa al recupero del patrimonio architettonico, artistico, documentario, fotografico o etnografico. Vuole così minimizzare il rischio che preziosi materiali vadano dispersi, perduti o smantellati: l’obiettivo è di dare alle future generazioni la possibilità di fruire di questi patrimoni dimenticati.
  • Creare maggiori occasioni di scambio e di crescita reciproca con realtà diverse, si a tematicamente che culturalmente. In particolare sviluppare collaborazioni con ONG e organizzazioni che portano avanti tematiche socialmente utili.
  • I musei, in particolare i musei etnografici, hanno sviluppato in passato una particolare predilezione per il patrimonio materiale. In linea con le nuove dinamiche che stanno investendo il settore, anche la nostra associazione vorrebbe garantire pari opportunità al patrimonio immateriale, sviluppando idee e progetti per la valorizzazione di canti, tradizioni, saperi che caratterizzano la nostra regione.

Solidità economica

  • Economicamente la nostra associazione ha comportato dalla sua creazione una ricaduta importante sulla regione. Basti pensare ai 2,6 milioni di franchi investiti nel museo della pesca di Caslano, quasi interamente destinati a società locali e regionali. Questo tipo d’investimento è ancora più importante se consideriamo la dinamica che si è manifestata nella politica regionale in questi ultimi anni, che tende a concentrare attività e servizi nei grandi centri urbani.
  • A livello strutturale, la nostra associazione ha il vantaggio di non dipendere da un’unica fonte d’introiti, ma di godere dell’appoggio di diverse istituzioni pubbliche e private, senza dimenticare il prezioso contributo fornito dai soci.
  • Il museo sostiene e promuove lo sfruttamento delle risorse locali e regionali.

Rapporto con l'ambiente

  • Il nostro museo è da sempre attento al territorio, alla sua trasformazione e all’utilizzo delle risorse agricole, forestali e naturali (in particolare lo sfruttamento minerario). Di particolare interesse il rapporto tra l’uomo e l’ambiente e la sua evoluzione nel tempo. Il museo della pesca di Caslano è particolarmente attivo sul fronte di ecosistemi che negli ultimi anni hanno destato diverse preoccupazioni: specie ittiche a rischio di estinzione, la qualità delle acque dei laghi insubrici, la problematica dei deflussi minimi ne sono alcuni validi esempi.

Per concludere

Le attività gestite e promosse dall’Associazione Museo del Malcantone sono socialmente, economicamente ed ecologicamente sostenibili? Come possiamo migliorare la nostra offerta in questo senso? La risposta è certamente soggettiva, ma possiamo certamente affermare che stiamo lavorando nella giusta direzione, coscienti che la valorizzazione dei patrimoni culturali è strettamente legata anche ad altri valori, scientifici, ambientali e umani.

Riprendendo le parole di Walter Santagata, “Stiamo lavorando a un modello locale di sviluppo sostenibile fondato su creatività e cultura. Credo che questo modello possa essere uno strumento per far nascere o rinascere contesti di creatività a livello locale e microeconomico. Dico «rinascere» perché bisogna segnare il passaggio dalla conservazione della cultura tradizionale a una fase di produzione di nuova cultura e, a livello di piccole città, questo è un territorio estremamente interessante” (Santagata, 2010, p. 90).

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Roland Hochstrasser, Museo del Malcantone, 2015

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