Pagine nomadi. Pratiche di lettura tra biblioteche e spazi di scambio librario

Pagine nomadi. Pratiche di lettura tra biblioteche e spazi di scambio librario

Nel 2020 l’Osservatorio culturale del Cantone Ticino (OC) ha inaugurato una serie di fascicoli dedicati al tema della lettura intitolati Forme e ritmi della lettura nel Cantone Ticino. Il titolo rivela alcuni aspetti che caratterizzano l’evoluzione della pratica della lettura negli ultimi anni, evidenziando in particolare lo sviluppo dei supporti e la loro integrazione frammentata nel vissuto quotidiano. Dispositivi elettronici come personal computer, telefoni cellulari, tablet multifunzionali e lettori dedicati rappresentano gli strumenti primari di questa trasformazione. Parallelamente, anche i contenuti e i testi si diversificano e si ampliano con molteplici declinazioni: dai testi effimeri e autoprodotti su Internet fino alle versioni elettroniche delle pubblicazioni.

Nel primo volume dedicato al tema, l’Osservatorio linguistico della Svizzera Italiana (OLSI) ha fornito un contributo dedicato alle pratiche di lettura dei residenti in Ticino e in Svizzera. Questi dati sono stati completati con un sondaggio condotto nelle biblioteche cantonali dall’OC in collaborazione con l’Osservatorio del turismo dell’Università della Svizzera italiana (USI). L’approccio quantitativo è stato accompagnato da interventi di studiosi che hanno portato sguardi diversi e complementari al tema. Dalle loro riflessioni sono emersi spunti rilevanti: oggi si legge più che in passato, ma con modalità compulsive. Inoltre, la maggiore facilità di lettura e la diffusione dell’alfabetizzazione non eliminano diseguaglianze e discriminazioni dovute al livello culturale. Emerge infine una distinzione tra i lettori ‘surfisti’, legati a un approccio veloce e superficiale, e i ‘palombari’, disposti a profonde e prolungate immersioni nella lettura.

Nel secondo fascicolo della serie, pubblicato nel 2021, l’OC ha curato il tema della lettura nelle scuole, affidando la ricerca al Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Il testo ha evidenziato diverse tematiche che fotografano la pratica odierna della lettura effettuata nelle aule scolastiche: dalle difficoltà di comprensione alle diverse strategie per valutare complessità e leggibilità dei testi, dalla mediazione informatica di letteratura e lettura, fino alle prove standardizzate per misurare le capacità degli studenti ticinesi, con riferimenti alle procedure d’indagine PISA e INVALSI, largamente utilizzate su scala europea.

Il terzo fascicolo della serie, intitolato Dal tratto alla parola, esplora una visione maggiormente istituzionale: dal leggere come pratica al libro come oggetto dalle molte facce, dalle sensazioni personali suscitate dalla lettura al ruolo della cultura. Le testimonianze sono proposte dai responsabili delle principali istituzioni culturali cantonali e i testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Doriano Solinas.

Pagine nomadi, l’ultimo fascicolo di questa seria, approfondisce una declinazione spontanea e poco studiata della lettura, molto diffusa nel territorio: la nascita e lo sviluppo di una rete di scambio librario spesso integralmente autogestita: bibliocabine, bibliocassette, bibliocasette e altre forme di bookcrossing. Scopo dell’indagine è comprendere da quali esigenze nascono queste iniziative, rilevarne le caratteristiche e chiarirne le relazioni, se presenti, che legano questi nuovi luoghi di scambio alle istituzioni, in particolare quelle del settore bibliotecario.

Roland Hochstrasser

Hochstrasser, Roland. 2024. «Pagine nomadi. Pratiche di lettura tra biblioteche e spazi di scambio librario». Rivista Scuola Ticinese, 3, 350.